PSICOTERAPIA

ADULTI, BAMBINI E ADOLESCENTI

Studio ODIPA - Obiettivo Diagnosi e Intervento per l'Apprendimento

LA PSICOTERAPIA CON ADULTI

 

La psicoterapia con adulti ha l’obiettivo di rilevare e modificare gli schemi disfunzionali attivi e consolidati in noi, per farvi fronte con l’uso di tecniche e strumenti di intervento psicologici. Il fine è di favorire un progressivo miglioramento dello stato di benessere della persona, attraverso un percorso di conoscenza del sé, del proprio funzionamento personale, emotivo e cognitivo.


IN CHE COSA CONSISTE LA PSICOTERAPIA CON ADULTI

La prima parte dell’intervento psicoterapeutico con adulti consiste nella formulazione di un contratto terapeutico, che contiene gli obiettivi da raggiungere a breve, medio, lungo termine, concordati e condivisi insieme. Ciò consente di ricostruire la storia del disturbo, o della difficoltà presentata, e di formulare uno schema di funzionamento.

 

Seconda Fase

Una seconda fase dell’intervento è detta di psicoeducazione, ovvero volta ad informare su cosa è il disturbo e che ripercussioni ha, nel quotidiano, sul nostro modo di pensare, sentire e agire.

In questa fase si chiarisce il significato dei sintomi, si spiega la natura delle emozioni e il funzionamento della mente umana; si spiega perché il disturbo si mantiene nel tempo e quali comportamenti autoalimentano il proprio malessere. Questa fase è di fondamentale importanza in quanto diversi studi hanno confermato come la conoscenza di che cosa accade dentro in noi è il primo importante fattore di cambiamento in psicoterapia. Ciò in quanto aiuta a “normalizzare” la propria sofferenza e a rassicurarci. Inoltre ci aiuta a non sentirci soli, diversi, incompresi. Attraverso una approfondita conoscenza di noi stessi e del nostro funzionamento è possibile iniziare a ridimensionare alcune delle nostre convinzioni irrazionali, dandogli una connotazione meno negativa e allarmante.

 

Terza Fase

Una terza fase della psicoterapia con adulti è diretta ad individuare il contenuto dei pensieri disfunzionali. In questa fase si utilizzano tecniche di decentramento cognitivo e di ristrutturazione cognitiva. Ad esempio, quando ci si trova in una situazione attivante, oltre alla messa in atto di comportamenti protettivi o di evitamento, si tende a porre più attenzione al proprio comportamento, immaginandosi come osservatore di se stesso. Questo timore, in un circolo vizioso, determina un rinforzo dei comportamenti difensivi. Le tecniche di decentramento cognitivo sono pertanto volte ad aiutarci ad incrementare le nostre capacità di decentramento e di lettura della mente dell’altro.

Nella ristrutturazione cognitiva l’oggetto della ristrutturazione sono i nostri pensieri e gli schemi. Questa tecnica consiste nella messa in discussione dei nostri pensieri e convinzioni disfunzionali per produrre pensieri alternativi. L’obiettivo è insegnare a distanziarsi dalle convinzioni distorte, che possono essere presenti in noi in modo più o meno consapevole, per modificare il modo di pensare e di agire al fine di acquisire una risposta più variegata e meno rigida di fronte alle difficoltà.

In una fase successiva di intervento si insegnano delle tecniche per la gestione dei sintomi, come il rilassamento muscolare isometrico progressivo, attraverso esercizi di respirazione diaframmatica e training di rilassamento.

 

Disturbi d'ansia e fobie specifiche

psicoterapia

Nel caso del trattamento dei disturbi d’ansia e delle fobie specifiche la psicoterapia con adulti prevede l’uso di tecniche di desensibilizzazione sistematica ed esposizione graduale. La desensibilizzazione sistematica consiste nell’associare la rappresentazione di una situazione ansiogena con uno stato di rilassamento muscolare, in modo da inibire la reazione emotiva sgradevole e far acquisire una risposta più funzionale.

L’esposizione graduale richiede di esporsi gradatamente alla situazione temuta, dapprima in contesto protetto con il terapeuta, poi in situazioni reali, affinché si possa ridurre lo stato di tensione e attivazione interna. In tal modo è possibile acquisire, seduta dopo seduta, mediante il ricorso a l’esposizione immaginativa, enterocettiva ed in vivo, una migliore capacità di gestione delle situazioni di disagio.

Nella psicoterapia con adulti è possibile seguire anche training sulle abilità sociali con l’obiettivo di insegnare a gestire le critiche, disaccordi, momenti di conflitto, al fine di migliorare le abilità interpersonali e di comunicazione con l’altro. A ciò è possibile abbinare un training sull’autostima e l’assertività.

Il training sull’autostima, ovvero sulla valutazione che la persona dà di se stessa, consente di poter incrementare il proprio senso di efficacia nelle situazioni sociali.

Il training sull’assertività permette di lavorare sui propri punti di forza, sulle risorse personali, per riconoscerle e imparare ad utilizzarle, accettando e acquisendo consapevolezza di come poter analogamente gestire le proprie difficoltà e debolezze. Ricerche in campo psicologico confermano che il training sull’autostima e l’assertività contribuiscono a migliorare la valutazione di sé, consentono di mettere in azione risposte più attive ed efficaci e, al tempo stesso, comportamenti più assertivi nelle relazioni con gli altri, con ricadute positive sul proprio stato di soddisfazione e benessere generale.

LA PSICOTERAPIA CON ADULTI: DISTURBI E DIFFICOLTÀ TRATTATE

  • Disturbo d'Ansia Generalizzato.
  • Disturbo d’Ansia sociale.
  • Fobie.
  • Attacchi di panico.
  • Disturbi dell’umore.
  • Disturbo Post-traumatico da stress.
  • Traumi dello sviluppo e della relazione.
  • Lutto/separazione/perdita affettiva.
  • Difficoltà nelle relazioni interpersonali.
  • Sostegno alla genitorialità.
  • Problematiche legati all’autorealizzazione, crescita professionale e alla stima di sè.

PSICOTERAPIA

BAMBINI E ADOLESCENTI

Studio ODIPA - Obiettivo Diagnosi e Intervento per l'Apprendimento



La psicoterapia con bambini e adolescenti mira a lavorare sui processi cognitivi ed emotivi per correggere i comportamenti più disfunzionali, che, in campo clinico, cataloghiamo in problematiche internalizzanti e problematiche esternalizzanti.

Le problematiche internalizzanti riguardano le difficoltà di autoregolazione cognitiva ed emotiva interne al soggetto, spesso nascoste o non sempre riconosciute tempestivamente, quali ansia, paure, fobie, depressione, problematiche somatiche, bassa autostima e ritiro sociale.

Le problematiche esternalizzanti riguardano le difficoltà di autoregolazione cognitiva ed emotiva esterne al soggetto, ed evidenti nel comportamento a casa e a scuola, come i comportamenti aggressivi, l’iperattività, le condotte antisociali, oppositive-provocatorie, la rabbia patologica.

Alcuni bambini e ragazzi possono presentare al contempo sia problematiche internalizzanti che esternalizzanti, mostrando una notevole difficoltà a regolare i propri comportamenti e l’espressione delle proprie emozioni nei propri contesti di vita.

Un buon intervento psicoterapeutico deve perciò mirare, in una prima fase, ad identificare la natura delle problematiche riferite dai genitori e dall’accurata osservazione, valutazione psicodiagnostica e colloquio clinico con il bambino/ragazzo.


IN CHE COSA CONSISTE LA PSICOTERAPIA CON BAMBINI E ADOLESCENTI

Nello specifico, la psicoterapia cognitiva –comportamentale è basata sul principio che i pensieri, le emozioni e i comportamenti sono aspetti centrali del funzionamento dell’individuo, che interagiscono e si influenzano reciprocamente tra loro (Kendall, 1993).

La psicoterapia con bambini e adolescenti mira pertanto a lavorare in primo luogo sull’identificazione dello schema di funzionamento cognitivo, emotivo, sociale e relazionale che ha un ruolo specifico nel mantenere attivi i comportamenti -problema.

Nel percorso psicoterapeutico fin dai primi incontri si focalizza l’attenzione sulla costruzione di una buona relazione di fiducia con il bambino, attraverso una modalità di interazione flessibile, accogliente, rassicurante, per far sperimentare sicurezza, protezione, ascolto, ma soprattutto comprensione dei propri vissuti e difficoltà. Nel contempo si cercano di ripristinare le condizioni di benessere e sicurezza nel contesto familiare e scolastico, attraverso un intervento parallelo di condivisione di strategie e buone prassi educative con i genitori (guarda la pagina Genitorialità – Parent Training).

Quando si intraprende una psicoterapia con bambini e adolescenti il lavoro terapeutico con i genitori, nella maggior parte dei casi, è un importante indicatore di efficacia della psicoterapia ed è pertanto consigliato.

Nel caso della psicoterapia con adolescenti, si valuta caso per caso, se iniziare o meno una terapia parallela sulla coppia genitoriale, previa condivisione con il ragazzo e con i suoi genitori, che dovranno dare la loro autorizzazione all’inizio del percorso.

 

Strumenti

Tra gli strumenti principali utilizzati nella psicoterapia con i bambini e adolescenti vi sono il colloquio clinico e il role-play che sfrutta l’interazione, lo scambio, il dialogo, la riflessione condivisa, attraverso simulate e giochi di ruolo, allo scopo di incrementare la generalizzazione al di fuori del setting terapeutico delle competenze acquisite. Inoltre con l’aiuto del terapeuta si cerca di mettere in pratica opportune autoistruzioni e strategie che aiutino il bambino a fronteggiare nel quotidiano le sue difficoltà in modo adattivo. Una buona parte della psicoterapia è volta così ad aiutare il bambino e l’adolescente a riconoscere e modulare i segni fisiologici delle emozioni, tra cui l’ansia, la paura, la tristezza, la rabbia, a riconoscere punti di vista altrui (perspective taking), a risolvere in modo più adeguato le situazioni conflittuali, a relazionarsi in modo efficace con gli adulti e i pari ed entrare in contatto con gruppi sociali positivi.

Il bambino è invitato a riflettere su come una stessa situazione può essere interpretata in modi diversi chiedendo di identificare le ragioni del comportamento di una persona, promuovendo in lui la capacità di autoriflessione, ovvero di “come” pensare in situazioni difficili, oltre al “che cosa” fare in tali situazioni. In questo modo si promuovono le capacità di mentalizzazione, offrendo la possibilità di modulare la propria esperienza emotiva, esplorando, sotto forma di gioco, il rapporto tra i suoi pensieri, sentimenti e azioni. Di grande efficacia sono la messa in discussione dei pensieri, il training sulle abilità sociali, l’allenamento all’assertività, l’insegnamento di tecniche di rilassamento e l’utilizzo di affermazioni positive.

 

L’EFFICACIA DELLA PSICOTERAPIA COGNITIVA-COMPORTAMENTALE CON BAMBINI E ADOLESCENTI

Gli studi presenti in letteratura confermano l’efficacia dell’intervento cognitivo-comportamentale per aiutare bambini e adolescenti a gestire i disturbi e difficoltà comportamentali ed emotive, tra cui ansia e depressione (Compton et al., 2004). Questa tipologia di intervento è inoltre utile per risolvere gran parte delle problematiche comportamentali presenti in età evolutiva in tempi relativamente brevi.

Dato che riuscire a modificare in modo diretto le emozioni disfunzionali è complesso, con l’intervento cognitivo-comportamentale si agisce indirettamente, aiutando il soggetto a riflettere sui suoi modi di pensare e agire al fine di ottenerne un cambiamento. Secondo Di Pietro e Bassi (2013) i principali aspetti di successo di questa tipologia di intervento in età evolutiva dipendono da diverse ragioni, tra cui:

  • così come l’adulto, anche il bambino reagisce alla rappresentazione cognitiva dell’ambiente, oltre che all’ambiente di per sé;
  • gran parte dell’apprendimento umano è mediato dai meccanismi cognitivi e l’intervento su questi processi può essere integrato con procedure comportamentali basate sul paradigma del condizionamento;
  • è possibile creare fin dall’epoca scolare esperienze di apprendimento che consentano al bambino di trasformare i suoi processi cognitivi, reazioni emotive e comportamentali disfunzionali.

  • Ansia, paure, fobie.
  • Umore depresso o tristezza eccessiva.
  • Irritabilità, affaticabilità, alterazione del ritmo sonno/veglia.
  • Enuresi.
  • Lamentele somatiche (mal di pancia, mal di testa, nausea, dolori addominali, dolore agli occhi, arti, articolazioni, sensazione di formicolio o di torpore alle estremità; vertigini; senso di debolezza; sensazione di svenimento).
  • Ritiro sociale (difficoltà nelle relazioni con gli altri/pari/compagni di classe).
  • Bassa autostima.
  • Problematiche scolastiche (guarda valutazione/diagnosi/intervento DSA e difficoltà scolastiche).
  • Disturbo da deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD).
  • Disturbo Oppositivo Provocatorio.
  • Disturbo della Condotta.
  • Aggressività e rabbia patologica.

LA PSICOTERAPIA CON BAMBINI E ADOLESCENTI: DISTURBI E DIFFICOLTÀ TRATTATE

Nel mio studio privato a Roma, in Viale Eritrea, offro servizi di psicoterapia dedicati ad adulti, genitori, bambini e adolescenti. La psicoterapia che svolgo è di tipo cognitivo–comportamentale, ovvero volta a lavorare sui pensieri, emozioni, comportamenti disfunzionali che possono determinare in noi uno stato di disagio, disequilibrio o di malessere quotidiano.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale consente di poter ridurre, fino ad eliminare, molti dei sintomi dei più comuni disturbi psicopatologici, tra cui disturbi d’ansia e dell’umore. E’ inoltre considerata dalla letteratura scientifica nazionale e internazionale valida empiricamente sia con adulti che con bambini e adolescenti.


COSA È PER ME LA PSICOTERAPIA

 

Psicoterapia - Dott.ssa Simona Rattà, Psicologa Roma, Studio OdipaIl mio lavoro di psicoterapeuta è per me un tenersi per mano, percorrendo la stessa strada, fianco a fianco, passo dopo passo, difficoltà dopo difficoltà, a credere che gli ostacoli di oggi e di domani, non ci fanno più paura. Molte volte dobbiamo co-costruirci una meta, darci obiettivi, tempi, perché sappiamo dove insieme vogliamo arrivare con i nostri passi.

La fatica è tanta, perché più volte si inciampa, si cade e abbiamo bisogno di aspettarci, di rialzarci e di rimetterci in cammino. All'inizio è una salita lunga e ripida, dura e piena di ostacoli.

Ci capiterà che avremo voglia di fermarci tutti e due, terapeuta e paziente, perché saremo stanchi.

Ci capiterà di ridere, di arrabbiarci, di emozionarci, di riprogettare, di costruire, di voler riprendere il cammino con la finalità di farcela.

Ci capiterà di continuare ad immaginarci la tanto desiderata discesa e la nostra meta di destinazione.

Ci capiterà di scoprire punti di forza che non credevamo di avere.

Ci capiterà di gustarci il percorso, perché abbiamo imparato che se si sa di andare, insieme, nella stessa direzione, la strada può sembrare meno lunga e faticosa.



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